I motivi che portano alla formazione del calazio sono diversi e non sempre risulta così facile poter stabilire la causa precisa che ha portato alla formazione di un calazio. Certo è che alcune persone sono maggiormente predisposte ad orzaiolo, calazio ed infiammazioni dell’occhio. Possono quindi essere presenti fattori genetici, ereditari che favoriscono l’insorgenza di queste patologie.

Un fattore scatenante è sicuramente la poca igiene oculare. Soprattutto i bambini sono esposti ad avere calazio e altre infiammazioni agli occhi perché, come si sa, giocando con ogni tipo di materiale si sporcano spesso le mani.

La loro abitudine a sfregarsi gli occhi determina il contatto delle palpebre con microbi e sostanze infette. Sarebbe sempre necessario preoccuparsi di far loro lavare le mani il più spesso possibile e soprattutto quando si rientra a casa dopo aver giocato al parco o in altri ambienti. La pulizia delle mani è importante per i bambini e per gli adulti in quanto le nostre mani sono i veicoli più potenti per trasmettere qualsiasi forma di malattia.

Anche nei neonati è sempre opportuno lavare con garzine sterili gli occhi anche perché le loro difese immunitarie non sono ancora del tutto sviluppate e quindi sono più facilmente esposti ad attacchi esterni di batteri e microbi.

Non bisogna pensare che i microorganismi provengano sempre dall’esterno. Alla base delle nostre stesse ciglia infatti ne possiamo trovare diversi che possono contribuire alla comparsa di gonfiori, infiammazioni, orzaioli e calazi. Il film lacrimale contiene per questo una componente antibatterica molto efficace che si chiama lisozima. Anche le lacrime aiutano a tenere l’occhio pulito e infatti a volte anche piangere non è solo negativo. Piangendo i nostri occhi si lubrificano e si lavano abbondantemente. Per fare un paragone un po’ ironico è come se ogni tanto portassimo i nostri occhi, come la nostra auto, a lavaggio automatico.

Sempre nei bambini che soffrono di calaziosi e cioè sono predisposti alla comparsa di calazi, le ghiandole che secernono il sebo che serve a “fissare” il liquido lacrimale sull’occhio, potrebbero produrre una quantità troppo elevata di sebo che sarebbe la causa dell’ostruzione del dotto delle ghiandole di Meibomio.

Il dotto ostruito fa sì che la ghiandola si infiammi e il sebo prodotto non riesca a fuoriuscire provocando la formazione del calazio. Negli adulti ci sono inoltre altri fattori che predispongono a questa patologia.

Un orzaiolo che non guarisce perfettamente ma si cicatrizza male potrebbe originare una pallina di sebo dando vita ad un calazio permanente. Bisogna quindi prestare molta attenzione anche quando si ha avuto un orzaiolo perché potrebbero esserci delle conseguenze di questo tipo.

La maternità o il diabete mellito sono altre situazioni che favoriscono l’insorgenza di possibili calazi. Infatti in donne gravide o in pazienti sofferenti di diabete mellito questo fenomeno si riscontra con una incidenza superiore alla normalità.

Anche lo stress o un’alimentazione non corretta contribuiscono all’insorgenza del calazio. Ci sono cibi che favoriscono la produzione di ormoni che portano a produrre molto sebo e che quindi affaticano il lavoro delle ghiandole di Meibomio. Il troppo carico di lavoro potrebbe facilitare l’ostruzione del dotto escretore.

calazio cause

Diverse sono le cause che provocano il calazio: vediamole di seguito

Inoltre cibi troppo zuccherati, fritti, il consumo eccessivo di bevande alcoliche appesantiscono il lavoro di quegli organi che sono deputati alla depurazione dell’organismo come il fegato e l’intestino. Se il nostro corpo non riesce a liberarsi delle tossine ingerite è più esposto a situazioni di rischio che portano ad infiammazioni e altre patologie come il calazio.

Chi soffre di stipsi quindi dovrebbe prevenire questa possibilità mantenendo un regime alimentare ricco di fibre per favorire un transito intestinale regolare.

Come si sa lo stress porta ad un abbassamento delle difese immunitarie e se l’individuo è particolarmente affaticato, stanco, stressato andrà incontro con molta più facilità a blefarite, cioè l’infiammazione delle palpebre, con conseguente possibilità di sviluppare un calazio o più calazi.

Una volta guarito il calazio si dovrebbe procedere ad una visita oculistica ulteriore per vedere se altre ghiandole di Meibomio potrebbero farne nascere altri. Basta pensare che ogni nostra ciglia ha accanto a sé una di queste ghiandole e quindi la possibilità di averne altre infiammate è altissima visto il gran numero presente.

Anche le persone che soffrono di una patologia detta rosacea sono particolarmente soggette al calazio. Infatti la rosacea si manifesta come un arrossamento che colpisce il viso e porta alla formazione di piccole pustole. Questa patologia può però attaccare anche l’occhio e in particolar modo la congiuntive che è una membrana che ricopre il bulbo oculare e le palpebre interne. Inoltre può presentarsi anche sulla parte bianca dell’occhio chiamata sclere e sulle cornee. La presenza di rosacea nel corpo oculare porta a blefarite e a calazi frequenti.